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Pomezia, Discarica di Valle Caia: veleni, amianto, degrado.

Valore Civico: Il sito è nel degrado da anni. Dov’è il Comune di Pomezia?

Sette mesi fa, martedì 28 giugno 2022 un grave incendio devastava la discarica di amianto di Valle Caia a Pomezia, vera e propria ‘bomba ambientale’ al centro nel 2009, ai tempi dell’ex sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, di arresti a causa di un traffico illecito di amianto in matrice friabile, pericoloso per la salute.

A distanza di parecchi mesi dalla devastazione causata dalle fiamme, nulla di visibile è stato fatto nella discarica, che continua a permanere in uno stato di totale abbandono ed incuria che si protrae da anni e anni senza alcun intervento risolutivo da parte né del Comune di Pomezia né di altre istituzioni.

La situazione, come denunciato più volte sia da associazioni che dai cittadini, appare gravissima da molto tempo. Infatti, l’incendio della scorsa estate è seguito di appena due anni il precedente focolaio, altrettanto violento e distruttivo, del 06 luglio 2020.

Lo sa bene l’ex sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, che il 04 aprile 2019 ed il 30 luglio 2020 ha emesso ben due ordinanze con le quali intimava alla società proprietaria dell’area di ‘redigere ed attuare un piano di manutenzione periodica del sito, ed in particolare il ripristino dei teli di protezione del materiale contenente amianto che risultavano mancanti, ed inoltre al taglio della vegetazione secca ed infestante ed alla realizzazione di una fascia parafuoco perimetrale‘.

Ebbene, le ordinanze sono rimaste praticamente lettera morta visto che dall’epoca, a quanto è dato saperne, non si è visto il benché minimo ripristino dei teli di protezione né il taglio della vegetazione.

Al contrario, l’ultimo incendio ha definitivamente distrutto i teli, posti a protezione dell’enorme cumulo di lastre di amianto esposte a vista, i quali apparivano già del tutto consunti e strappati dopo il precedente incendio del 2020. La situazione continua, quindi, a permanere in uno stato di abbandono e degrado con le lastre di amianto esposte a vista in mezzo alle erbacce.

Tutto pronto, insomma, per il prossimo incendio. Si tratta di una bomba ambientale ad orologeria.

Già dai tempi del Sindaco De Fusco del Partito Democratico, il Comune di Pomezia era perfettamente al corrente della gravità della situazione, allorquando, nel 2009 con una sventagliata di arresti, venne alla luce un traffico illecito di amianto, di matrice pericolosa per la salute. Allo stesso modo, come visto, la gravità della situazione era perfettamente nota agli ex sindaci Fabio Fucci e Adriano Zuccalà, entrambi del Movimento 5 stelle, i quali sono intervenuti senza attuare nulla di risolutivo che mettesse definitivamente al riparo, una volta per tutte, dai rischi connessi per la salute pubblica.

Ad oggi, come indicato perfino nelle ordinanze del Comune, “sussiste e perdura un serio rischio per la salute pubblica e per l’ambiente”, connesso con l’innesco accidentale di focolai ed in particolar modo l’aero-dispersione delle fibre, pericolose per la salute.

Dov’è il Comune di Pomezia? Dove sono le istituzioni che devono tutelare i cittadini?Dov’è, da anni, la politica (maggioranze ed anche opposizioni), incapaci di risolvere questo grave pericolo per la salute pubblica e la cittadinanza?

Non possiamo far finta di non vedere. È necessario avviare le opere di manutenzione della discarica e di predisporre il sito in maniera tale che non possa più costituire un rischio per i cittadini.

Il team di Valore Civico

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